lunedì 8 ottobre 2007

Idee all’estero Made in Italy! “ Il Sole d’Italia”, primo giornale italiano pubblicato in Messico.

Siete in vacanza in Messico e volete leggere qualcosa di utile ed interessante in lingua italiana scritto da italiani? Non c’è problema, ci ha pensato Vito Taormina , giornalista, che dopo avere preso la decisione di trasferirsi nello Yucatan con la moglie Julieta , ha dato vita nel 2006 al primo giornale italiano pubblicato in Messico.
Si chiama “ Il Sole d’Italia”, un media attivo, attento agli eventi locali e impegnato nella promozione della cultura e della identità italiana all’estero.
La redazione si trova a Playa del Carmen ed è distribuito nelle località turistiche di Cancun, Isla Mujeres, Playa del Carmen, Puerto Aventuras, Akumal e Tulum , ma anche nella grande area metropolitana di Città del Messico.
Il giornale è rivolto, oltre che ai numerosi nostri connazionali che risiedono in Messico, anche ai tantissimi turisti che ogni anno visitano la Riviera Maya.
Se siete quindi in partenza per le spiagge caraibiche dello Yucatan, date un’occhiata al sito internet della testata giornalistica, http://www.ilsoleditalia.com/, dove potrete trovare una parte degli articoli pubblicati sull’edizione cartacea e utili informazioni per la vostra vacanza.

Personalmente ritengo una grande idea questa de “Il Sole d’Italia”, faccio tanti complimenti al Direttore Vito Taormina ed al suo Staff!

6 commenti:

Web ha detto...

Pienamente d'accordo, bella idea!
spero almeno lui non sia di parte!

Anonimo ha detto...

Proprio una grande idea...ha unito l'utile al dilettevole, in molti vorrebbero farlo, ma non tutti riescono. Complimenti!
bebo.

Anonimo ha detto...

Adesso faccio una domanda di assunzione, non sarebbe male trasferirsi in Messico!!

Antonio Candeliere ha detto...

interessante

Anonimo ha detto...

Vorrei ringraziare il curatore del sito per avere "segnalato" Il Sole d'Italia: con il suo articolo, in poche righe, è riuscito a cogliere l'essenza del giornale.

Ad Andrea, che giustamente scrive "spero almeno lui non sia di parte!" (ohimè, come lo comprendo) rispondo che uno degli stimoli di fondare un giornale all'estero è proprio l'esigenza di informare senza condizionamenti: né di partiti politici né di grandi gruppi imprenditoriali.

Il prezzo della libertà però si paga. Anche ai Caraibi. Le ore di lavoro, infatti, sono tante. E poi i costi per mantenere una pubblicazione cartacea sono alti in qualsiasi parte del mondo. Soprattutto senza aiuti economici, appunto da parte di politici o di imprenditori. Ma è molto, molto meglio così. Che bello.

Infine, una riflessione. Utile (speriamo) soprattutto in questi tempi che si discute di sprechi di denaro pubblico. In Italia, i giornali di partito ricevono dallo Stato circa 4 milioni di euro all'anno. Per saperne di più, consiglio di leggere questo articolo sui contributi all'editoria:

http://www.ipse.com/blog/

Ai periodici in lingua italiana all'estero, invece, arriva solo qualche spicciolo, più o meno 5 mila euro. Evidentemente informare i connazionali all'estero e promuovere la lingua e la cultura italiana non merita più di tanto.

Saluti,
Vito Taormina

Mr.Segnalatore ha detto...

Caro Direttore, personalmente penso che lei svolga un prezioso lavoro, per questo motivo ho deciso di segnalare la sua iniziativa su questo Blog.
La ringrazio per l'intervento, augurandole un sereno e proficuo prosieguo.

Saluti.
Mr.Segnalatore

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