Bisognerebbe essere "felici" per i nostri conti:
Rapporto deficit/PIL: 106,5% nel 2006 - 104% a fine 2007.
Calo del fabbisogno complessivo delle amministrazioni pubbliche: 3,7% del Pil 2006 - 2% del Pil 2007.
Entrate tributarie gennaio 2007: + 10,33% rispetto stesso periodo 2006 (fonte Repubblica.it).
Insomma, tutto farebbe sperare in un passo in avanti per il Paese.
Rapporto deficit/PIL: 106,5% nel 2006 - 104% a fine 2007.
Calo del fabbisogno complessivo delle amministrazioni pubbliche: 3,7% del Pil 2006 - 2% del Pil 2007.
Entrate tributarie gennaio 2007: + 10,33% rispetto stesso periodo 2006 (fonte Repubblica.it).
Insomma, tutto farebbe sperare in un passo in avanti per il Paese.
Secondo qualcuno forse... solo per chi "rivendica" meriti che, pur se "constatabili", trovano "smentite" in altri campi!
Io invece (e penso non solo io) non riesco per niente ad essere "entusiasta" e pensate che di natura sono ottimista.
Ditemi voi come si può "festeggiare" questi risultati?!?
Analizzando nel concreto la situazione in cui versa il Paese si nota più o meno questo:
Le famiglie sono ROVINATE.
La crescita è SOTTOZERO.
I consumi sono BLOCCATI.
I prezzi dei beni di prima necessità sono alla STELLE.
I salari sono da FAME.
La tassazione è al LIMITE
Il pagamento del mutuo è cosa per POCHI.
...ed è meglio fermarsi qui!
Detto questo ribadisco che non mi sento di gioire...
Sarà forse il mio senso di "appartenenza allo Stato" che sta "calando"??
Sarà la profonda ed attualmente "incolmabile" distanza che sento tra la politica (in genere) ed il cittadino??
Sarà che anche il più grande ottimista sarebbe in "crisi" in queste condizioni??
Sarà che, come detto qualche post fa, per me "i conti non tornano" in questo paese??
Sarà che la "verità dei conti" è un termine che al cittadino ancora oggi non è dato conoscere??
Sarà...ma è tempo di cambiamento!
Quindi di quei dati, per ora, io non so veramente che farmene!
Adesso per consolarmi vado a fare gasolio... 1,362 al litro!! Tanto per "convincermi" maggiormente di ciò che ho scritto!
Io invece (e penso non solo io) non riesco per niente ad essere "entusiasta" e pensate che di natura sono ottimista.
Ditemi voi come si può "festeggiare" questi risultati?!?
Analizzando nel concreto la situazione in cui versa il Paese si nota più o meno questo:
Le famiglie sono ROVINATE.
La crescita è SOTTOZERO.
I consumi sono BLOCCATI.
I prezzi dei beni di prima necessità sono alla STELLE.
I salari sono da FAME.
La tassazione è al LIMITE
Il pagamento del mutuo è cosa per POCHI.
...ed è meglio fermarsi qui!
Detto questo ribadisco che non mi sento di gioire...
Sarà forse il mio senso di "appartenenza allo Stato" che sta "calando"??
Sarà la profonda ed attualmente "incolmabile" distanza che sento tra la politica (in genere) ed il cittadino??
Sarà che anche il più grande ottimista sarebbe in "crisi" in queste condizioni??
Sarà che, come detto qualche post fa, per me "i conti non tornano" in questo paese??
Sarà che la "verità dei conti" è un termine che al cittadino ancora oggi non è dato conoscere??
Sarà...ma è tempo di cambiamento!
Quindi di quei dati, per ora, io non so veramente che farmene!
Adesso per consolarmi vado a fare gasolio... 1,362 al litro!! Tanto per "convincermi" maggiormente di ciò che ho scritto!
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8 commenti:
Ho come l'impressione che andrà a peggiorare ehm... (sottile ironia).
Bisogna fare attenzione e distinguere i fenomeni..
I dati usciti di recente sul risanamento dei conti dello stato sono importantissimi, perchè, ad esempio, dovrebbero consentire un aumento della fiduci dei mercati verso il nostro paese e favorire una riduzione di quella vera e propria tassa (neanche occulta) che è il costo del servizio del debiot pubblico.
I dati di tutti i giorni mostrano una realtà un po' diversa, ma che dipende solo in minima parte dai governi nazionali..
Quanto sta avvenendo nel mondo (aumento del costo delle materie prime, impoverimento delle classi medie in molti paesi occidentali "avanzati") è qualcosa di "strutturale" e per certi versi (non del tutto, però!!!!) non controllabile dai governi nazionali..
Ci vuole una politica di risanamento (i nostri conti pubblici non sono ancora completamente a posto), una profonda riforma del sistema economico (giustizia snella, pubblica amministrazione efficente, riorientamento della base produttiva, liberalizzazioni, ecc....) MA ANCHE un nuovo governo mondiale dell'economia e la prospettiva di un nuovo modello di sviluppo...
Sennò, continueremo a "gioire" (o ad arrabiarci) per un decimale di Pil in più e un decimale di deficit in meno, ma la vita quotidiana peggiorerà...
Mi scuso, ci vorrebbe più tempo e più spazio pe rpralre di questo, e ho molto semplificato...
^_^
@Riverinflood: mmmm è probabile, ma la speranza è l'ultima a morire...
Caro Mister X, naturalmente il discorso, come giustamente sottolinei, è molto più complesso. Hai scritto delle verità, però mi permetto di aggiungere che qui la situazione "migliorando peggiora". Cioè, mi spiego, la struttura di un Paese è (anzi dovrebbe essere) in grado di creare realtà ben diverse(e migliori) di quella che stiamo vivendo noi oggi in Italia. Altri paesi europei ne sono la conferma.
Il trascinarsi di un debito pubblico dovuto in parte a momenti tristi della nostra storia, ma, più recentemente, ad una politica "distruttiva" e "vorace" hanno fatto si che il cittadino si "chinasse" più e più volte a "raccoglier fiori di campo" mostrando natiche al vento, inconsapevole dell'arrivo della "corazzata" che puntulamente abusava di lui... in poche parole un sacco di fregature.
La capacità di gestione delle risorse, l'approccio coerente ed incisivo verso paesi che contribuiscano all'inalzamento delle entrate fiscali, l'ottimizzazione delle funzioni della pubblica amministrazione(dalla più alta alla più "bassa" carica" e/o ente), una riforma(come dici giustamente tu)del sistema economico(e socio economico) ecc.. sono delle prerogative indispensabili per non mettere in discussione l'esistenza di un paese (il nostro) sviluppato e competitivo.
Il "non riuscire a gioire" è ironicamente e semplicemente inteso come: ok, grazie per la notizia, i fattori che determinano la situazione di disagio del cittadino sono molteplici, ma di "governanti" con promesse e dati soggettivi alla mano ne sono passati. I risultati non sono conformi alle aspettative di un paese come l'italia e il cittadino rivendica il diritto di essere a conoscenza delle reali(non delle probabili)condizioni del proprio paese. Che la colpa sia anche dell'italiano non c'è dubbio, ma, come si dice, il buon esempio andrebbe dato da chi ha cariche istituzionali e fino ad ora nessuno(o meglio in pochi) ha centrato l'obiettivo.
Un caro saluto.
Io neanche li posso consolarmi perchè metto la verde...
La mia citta' e' la 3 per spesa del welfare. Ora io non ho capito nemmeno se e' una cosa positiva o negativa. Il comune spende per ogni cittadino 600 euro.... ora ci deve essere qualcuno che ne ha presi 1200...
ciao
Io non sto più usando la macchina, vado a lavoro in vespa...anche quando piove!!
siamo alla frutta segnalatore, chissà se ci tocca il dessert o lavare i piatti
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